La pesca a mosca in provincia di viterbo

La Trota Macrostigma

Ordine: Salmoniformi

Famiglia: Salmonidi

Nome scientifico: Salmo cettii

 

 

 

 

 

Descrizione

Molto simile alla trota fario, la Trota Macrostigma ha anch’essa il corpo affusolato e leggermente compresso ai lati con una grande bocca provvista di denti disposti su due file nella parte superiore e una fila in corrispondenza del labbro, sono presenti denti anche sulla lingua.

Le pinne sono robuste e come tutti i salmonidi possiede la caratteristica pinna adiposa tra la pinna dorsale e la caudale a bordo dritto.

La livrea, priva di puntini rossi presenti in altre specie di trota come la fario, presenta delle macchie ovali scure sui fianchi, queste macchie sono spesso presenti nelle livree giovanili di altri salmonidi. E’ visibile sull’opercolo branchiale una macchia scura piuttosto marcata.

Anche le dimensioni differiscono rispetto ad altre trote, non superando i 2-3 kg ma rimanendo in genere molto più piccola.

Diffusione

La trota macrostigma italiana, o trota sarda, un tempo era diffusa nel versante tirrenico della penisola italiana e in Sicilia e Sardegna. A causa di ripopolamenti con Trota fario (Salmo trutta fario) le popolazioni di Trota macrostigma italiana hanno subito una considerevole contrazione dovuta alla
competizione e all’ibridazione e ad oggi sono presenti popolazioni in Sicilia sudorientale e dell’Italia centro-meridionale.

Come per tutte le specie ittiche presenti nella nostra penisola, anche per la macrostigma la situazione è resa ancor più grave a causa dell’antropomorfizzazione del territorio e di una gestione a dir poco miope dei bacini.

Esistono vari progetti di ripopolamento e tutela di questa, come di altre specie, che si spera possano avere successo ma al momento sono ancora in una fase iniziale ed è presto per dire cosa succederà in futuro.

Habitat

Popola i tratti medi e medio-alti dei corsi d’acqua principalmente a carattere torrentizio e in cui la portata può subire variazioni idriche stagionali anche rilevanti. Adattata al clima mediterraneo, la specie è in grado di sopportare temperature più alte e ossigenazioni inferiori rispetto alle altre specie di trota.

Biologia

E molto simile ad altre trote dalle quali si differenzia però dalla taglia inferiore. La dieta comprende invertebrati e crostacei mostrando minore attitudine alla predazione di altri pesci.

La maturità sessuale arriva al 3° anno e 17-18 cm sia per i maschi che per le femmine. La riproduzione avviene tra novembre e gennaio, in acque basse con buona corrente su fondi ghiaiosi che la femmina ripulisce dalla vegetazione acquatica deponendo in più riprese le uova che una volta fecondate provvederà a ricoprire per proteggerle dai predatori.

Pesca

La diffusione estremamente esigua di popolazioni pure di questa specie rende difficile fare distinzioni con la trota fario europea con cui spesso tende ad ibridarsi. Come per le altre specie di trota è particolarmente apprezzata per le sue carni.

Viene insidiata con moltissime tecniche, dalla passata con il galleggiante ed esche naturali alla pesca a mosca e lo spinning.

Nel caso della pesca a mosca sono efficaci imitazioni di secche, sommerse e ninfe.

Essendo particolare timida e selettiva è indispensabile evitare di far percepire la propria presenza approcciando al fiume senza farsi notare e avere cura di presentare al meglio le
imitazioni.

Regolamento per il Lazio:
(Legge regionale 90/87  aggiornato a novembre 2021)

Misura minima: 20 cm 
• Divieto di pesca: dalle 19,00 della prima domenica di ottobre alle ore 6,00 dell’ultima domenica di febbraio.

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